A tutti i lavoratori che hanno presentato dichiarazioni di proroga della vita lavorativa, secondo la vecchia normativa, secondo la quale era possibile andare in pensione a 67 anni, oggi scade il termine per la risoluzione dei contratti di lavoro prolungati per età.

La società di consulenza "Proagens" spiega che fino al 31 agosto dello scorso anno i lavoratori potevano chiedere un prolungamento della vita lavorativa dopo i 64 anni, ma che con le modifiche alla Legge sui rapporti di lavoro del 14 luglio 2021 tale possibilità è stata abolita.

- La possibilità per il lavoratore di richiedere la proroga del contratto di lavoro dopo il raggiungimento dei 64 anni di età, fino ad un massimo di 67 anni, sulla base della presentazione di una dichiarazione scritta di proroga entro un termine di legge, annuale: fino 31 agosto di ogni anno, nell'anno e antecedente l'anno per il quale è richiesta la proroga del contratto di lavoro. La dichiarazione del lavoratore era vincolante per il datore di lavoro.

Le dichiarazioni presentate per la proroga dei contratti di lavoro fino al 31 agosto 2021 sono valide fino alla scadenza del periodo di proroga, e non oltre il 30 giugno 2022 - Articolo 2 della Legge sul Lavoro (151/21) - spiegato da "Proagens".

Pertanto, sottolineano che ciò vale sia per i lavoratori del settore privato che per i dipendenti amministrativi che devono andare in pensione all'età di 64 anni.

- Sulla Gazzetta Ufficiale, n. 215/21 ha pubblicato le modifiche alla Legge sugli agenti amministrativi (in vigore dal 24.09.2021). L'emendamento richiama l'articolo 98 comma 5, che, oltre alle preesistenti condizioni per la cessazione del rapporto di lavoro del funzionario amministrativo, disciplina appunto la cessazione del rapporto di lavoro del funzionario amministrativo con forza di legge, se compie 64 anni e 15 anni della pensione - diciamo da "Proagent".

Secondo la normativa vigente, tutti devono andare in pensione all'età di 64 anni, con le donne che possono scegliere di andare in pensione all'età di 62 anni. Condizione per percepire la pensione è un'esperienza lavorativa di almeno 15 anni. Le eccezioni al pensionamento tardivo sono nel settore pubblico, nell'assistenza sanitaria e nell'istruzione superiore. In questi giorni ci sono state reazioni violente alle proposte di modifica del diritto del lavoro che prevedono che giudici e pubblici ministeri possano estendere la loro vita lavorativa a 67 anni. Ma questa proposta è fallita.