La guerra dell'IVA in Grecia e il confronto con la Spagna

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Le famiglie greche spendono più del 20 per cento del loro reddito per il cibo, mentre per il 20 per cento più povero questa cifra supera il 30 per cento. La Spagna ha risposto alla raffica di aumenti dei prezzi riducendo l'Iva sui beni di prima necessità, mentre la Grecia ha optato per un "paniere domestico" e aiuti per i più deboli, analizza Kathimerini.

Syriza sostiene che il forte aumento del gettito IVA dovuto all'inflazione lascia spazio a tagli ai prodotti alimentari di base, mentre il PASOK parla di tagli temporanei per ridurre l'inflazione, permanenti in una categoria di beni e lotta all'evasione fiscale.

Nuova Democrazia risponde che le entrate IVA sono enormi (13,9 miliardi di euro nel 2022) e qualsiasi riduzione crea un grosso buco fiscale, e propone invece un aumento salariale.

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