VIDEO | Andonovic: la vittoria russa in Ucraina incoraggerà la Cina ad attaccare Taiwan?

Questo dilemma è stato praticamente rinnovato dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che è nel quadro della sua visita in Corea del Sud e in Giappone.
La visita di Stoltenberg in Estremo Oriente è rimasta per molti un enigma, tanto più che durante la guerra in Ucraina, il Segretario Generale dell'Alleanza Nord Atlantica si reca in una regione che non è nel dominio della NATO.
Da lì si sono accesi i sospetti che qualcosa stia accadendo nel conflitto congelato chiamato Taiwan e, soprattutto, l'espansione della Cina nel Pacifico.
Il capo della NATO Jens Stoltenberg e il primo ministro giapponese Fumio Kishida hanno promesso di rafforzare i legami, affermando che l'invasione russa dell'Ucraina e la crescente cooperazione militare della Russia con la Cina hanno creato l'atmosfera di sicurezza più tesa dalla seconda guerra mondiale.
Preoccupati per le minacce nucleari di Mosca, le esercitazioni militari congiunte tra Russia e Cina vicino al Giappone e lo sviluppo di armi nucleari nella Corea del Nord, Stoltenberg e Kishida hanno affermato in una dichiarazione congiunta dopo l'incontro: "Il mondo è a una svolta storica nella più grave e complesso ambiente di sicurezza dalla fine della seconda guerra mondiale."
Stoltenberg, arrivato in Giappone dalla Corea del Sud, ha stimato che la vittoria della Russia in Ucraina incoraggerà la Cina in un momento in cui sta rafforzando le sue forze armate, "facendo il prepotente con i suoi vicini e minacciando Taiwan".
Ecco perché la guerra in Ucraina non è solo una crisi europea, ma anche una sfida all'ordine mondiale, ha affermato Stoltenberg, aggiungendo che "Pechino sta osservando attentamente e imparando lezioni che possono influenzare le sue decisioni future". Quello che succede oggi in Europa, domani può succedere in Asia orientale", si legge nella posizione della Nato.
Pechino e Pyongyang hanno accusato la NATO di usare la guerra in Ucraina per espandere la sua influenza e la mentalità della guerra fredda nella regione dell'Asia-Pacifico. Ecco perché la visita del segretario generale della NATO Jens Stoltenberg in Corea del Sud e in Giappone è stata interpretata secondo la nuova strategia dell'alleanza militare secondo cui "la Russia è la più grande minaccia diretta" e la Cina è una "sfida sistemica".