UEFA: non abbiamo permesso la bandiera della "Grande Ungheria" nelle partite di calcio

Una grande tempesta si è alzata nel pubblico dopo la notizia che UEFA ha permesso all'Ungheria di mostrare i simboli della "Grande Ungheria" nelle partite della nazionale.
La bandiera contestata, per la quale è stato chiesto il permesso, contiene una mappa che mostra i territori di quasi tutti i paesi vicini con cui confina l'Ungheria: gran parte della Croazia, parti della Slovenia, Austria, Slovacchia, Romania, Ucraina e Serbia.
La Romania ha immediatamente protestato e chiesto spiegazioni per questa decisione scandalosa. Un grande polverone si è alzato in tutta la regione, la UEFA si è resa conto che la questione era andata troppo oltre e ne è seguita una reazione immediata. Vale a dire, Nyon nega di aver permesso agli ungheresi di esporre la bandiera contestata. Nella lettera inviata da Il segretario generale UEFA Theodor Theodoridis a il segretario generale della federazione ungherese, Marton Vagy, si afferma che l'Ungheria sarà multata se espone i simboli contestati.
– Vi ricordiamo la nostra precedente corrispondenza del 20 marzo 2023 riguardante l'uso delle bandiere/striscioni di "Ungheria storica" o "Grande Ungheria" nelle competizioni UEFA. Siamo sorpresi dalle accuse dei media secondo cui la UEFA avrebbe consentito tali striscioni/bandiere nelle partite che organizziamo - afferma la dichiarazione della UEFA.
Nyon afferma di non aver mai approvato bandiere o striscioni con messaggi politici o mappe contestate.
– La UEFA non ha mai approvato l'uso di bandiere o striscioni con messaggi inappropriati. Si avverte che l'utilizzo di tali bandiere o striscioni è soggetto a conseguenze disciplinari che applicheremo rigorosamente. Avvisiamo le federazioni che qualsiasi uso di tali bandiere o striscioni sarà punito e raccomandiamo seriamente a tutti di prendere le misure necessarie per evidenziare l'esposizione di qualsiasi striscione discutibile durante le partite - ha aggiunto la dichiarazione della UEFA.
L'annuncio conclude che a sanzionare tali fatti è incaricata la "Commissione Disciplinare della Uefa", che "imporrà le sanzioni previste dal regolamento".