Trump si è congratulato con Putin per lo scambio di prigionieri e ha chiesto se non fosse un brutto precedente
Russia e Bielorussia hanno rilasciato 16 persone che erano state incarcerate, tra le altre cose, per il loro lavoro giornalistico e attivismo. In cambio, 10 persone sono state consegnate a Mosca dalle carceri di diversi paesi occidentali. Ma come dice Trump, sono stati rilasciati anche alcuni dei più grandi assassini del mondo
L'ex presidente americano Donald Trump ieri sera si è "congratulato" con il presidente russo Vladimir Putin per il grande scambio di prigionieri tra Russia, Bielorussia e diversi paesi occidentali, chiedendosi se il "terribile accordo" non costituisse un precedente.
- Vorrei congratularmi con Vladimir Putin per aver fatto un'altra grande cosa. Hanno liberato alcuni dei più grandi assassini del mondo. Hanno riportato indietro alcuni degli assassini più malvagi. Abbiamo ripreso la nostra gente, ma cavolo, abbiamo stretto degli accordi terribili. Ed è bello dire che li abbiamo riavuti, ma questo ha creato un brutto precedente? chiese.
Nello scambio di prigionieri tra Russia e Occidente furono rilasciati il giornalista Gershkovich, ma anche il sicario Krasikov.
In uno scambio di prigionieri senza precedenti, Russia e Bielorussia hanno rilasciato 16 persone che erano state incarcerate, tra le altre cose, per il loro lavoro giornalistico e il loro attivismo.
In cambio, 10 persone sono state consegnate a Mosca dalle carceri di diversi paesi occidentali.
Diversi paesi sono stati coinvolti nello scambio, tra cui due cittadini americani di alto profilo – il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich e l’ex marine americano Paul Whelan – che sono tornati a casa.
Nell'ambito dell'accordo è stato rilasciato anche il russo Vadim Krasikov, condannato all'ergastolo in Germania per l'omicidio di un georgiano di origine cecena nel 2021 nel cuore di Berlino.
L'accordo è stato raggiunto dal governo del presidente americano Joe Biden, con l'aiuto della Germania e di altri alleati.
Trump ha sottolineato il proprio record di cittadini statunitensi rimpatriati detenuti in carceri all'estero durante la sua presidenza, sottolineando che "non ho mai pagato nulla".
Il candidato repubblicano alle presidenziali aveva già attaccato il mega-accordo con la Russia poco dopo la notizia, giovedì, lasciando intendere senza alcuna prova che fossero stati pagati dei soldi per realizzarlo.