Orrore totale in Corea del Nord: una donna incinta è stata giustiziata pubblicamente, sono stati condotti esperimenti su persone e anche le donne della "lista dei nani" sono state prese di mira

Foto EPA-EFE/KCNA

La Corea del Nord ha violato i diritti umani, giustiziato bambini e donne incinte, condotto esperimenti umani e sterilizzato con la forza persone con disabilità, secondo un rapporto di 450 pagine del ministero sudcoreano. Il rapporto si basa sulle testimonianze di oltre 500 nordcoreani che hanno lasciato la loro patria, e le testimonianze sono state raccolte in cinque anni, dal 2017 al 2022.

Si afferma che i cittadini sono stati giustiziati anche per omosessualità, religione e tentativo di fuggire dal Paese.

Come scrive Mail giornaliera, secondo il rapporto, il regime nordcoreano ha costretto gli infermieri a scrivere una "lista dei nani", secondo la quale le isterectomie venivano eseguite su donne con nanismo, per non dare alla luce bambini bassi.

Una delle raccapriccianti testimonianze del rapporto afferma che le autorità nordcoreane hanno giustiziato una donna incinta di sei mesi per aver registrato un video di se stessa mentre ballava davanti a un ritratto del leader Kim.

Inquietante anche l'uccisione di sei adolescenti, di 16 e 17 anni, accusati di aver guardato video dalla Corea del Sud e sorpresi a fumare oppio in uno stadio.

Si dice che il regime abbia condotto esperimenti sugli esseri umani, con funzionari del Ministero della sicurezza sociale che avrebbero ricattato le famiglie per consentire ai loro parenti di partecipare al processo, e tutti sono stati minacciati di essere mandati nei campi di prigionia se si fossero rifiutati.

Alle persone venivano dati segretamente sonniferi e portati con la forza in una struttura chiamata "Ospedale 83" per eseguire vari esperimenti.

Le donne detenute sono state sottoposte a condizioni disumane, tra cui tortura, lavoro forzato, violenza sessuale e fame.

Le persone muoiono regolarmente nelle strutture di detenzione, ma vengono anche torturate e alcune giustiziate dopo essere state sorprese mentre tentavano di attraversare il confine, ha affermato il ministero sudcoreano.

Sono stati individuati un totale di 11 campi di prigionia politica, di cui cinque sono attualmente operativi.

"Il diritto alla vita dei cittadini nordcoreani sembra essere fortemente minacciato", ha affermato il ministero in un rapporto.

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