La "resistenza studentesca" pretende un incontro con il ministro, sono insoddisfatti dell'atteggiamento delle istituzioni

Protesta studentesca davanti all'Assemblea/Foto: Sloboden Pechat/Meto Zdraev

La "resistenza studentesca" esige un incontro con il ministro dell'Istruzione e della Scienza ei loro rappresentanti per essere inclusi negli organi di lavoro che prendono decisioni nell'interesse degli studenti. Hanno anche espresso il loro malcontento nei confronti delle istituzioni e, come si legge nel bando, “il loro atteggiamento ignorante, disinteressato nei confronti degli studenti, che è andato aumentando costantemente negli anni, e soprattutto negli ultimi mesi”.

Come è scritto nella dichiarazione, non intendono arrendersi fino a quando le loro richieste non saranno pienamente soddisfatte e che si adopereranno per raggiungere gli obiettivi "utilizzando tutti i meccanismi e i mezzi disponibili".

Oltre a chiedere un incontro con il ministro e l'inserimento negli organi di lavoro, "Resistenza studentesca" chiede il conguaglio delle borse di studio (pagamento retroattivo e nuovo allegato ai contratti) e l'aumento dell'importo giornaliero del pasto studentesco agevolato a 160 denari.

Tra le richieste anche: digitalizzazione e abolizione del cd costi nascosti dei college; trasporto interurbano gratuito/sovvenzionato per studenti; scadenze precise per l'avvio e la realizzazione dell'annunciata ricostruzione dei dormitori studenteschi; borsa di studio per studenti del secondo ciclo; ammodernamento dei laboratori delle facoltà naturali e tecniche e scadenze precise per l'avvio e la realizzazione della costruzione degli edifici di FINKI e DIF.

Incoraggiamo e invitiamo tutti gli studenti a unirsi a noi nella nostra lotta, perché solo uniti possiamo creare condizioni di studio dignitose per i giovani e costruire insieme il futuro, appelli "Resistenza studentesca".

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