
Il capo del FMI ha paragonato l’inflazione a un fantasma: la testa e il corpo sono nella bottiglia, ma le gambe pendono
"I politici globali hanno fatto passi da gigante nel contenere l'inflazione senza causare una recessione", ha affermato oggi il direttore generale del Fondo monetario internazionale (FMI), Kristalina Georgieva. Come riportato da "Reuters", Georgieva, intervenendo al World Economic Forum (WEF) di Davos, ha dato un tono cautamente ottimista, ma ha sottolineato che c'è ancora del lavoro da fare.
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"La testa del genio è nella bottiglia, la maggior parte del corpo del genio è nella bottiglia, è come bloccato lì dentro, ma le gambe sono ancora pendenti", ha osservato Georgieva, usando una metafora per descrivere lo stato attuale del controllo dell'inflazione. "Dobbiamo spingerci fino in fondo", ha aggiunto, sottolineando che gli sforzi per contenere completamente l'inflazione devono continuare.
I commenti di Georgieva riflettono un contesto economico globale in cui le banche centrali hanno alzato in modo aggressivo i tassi di interesse nell'ultimo anno. L’obiettivo era ridurre l’inflazione minimizzando al tempo stesso il rischio di recessione economica. Sebbene i dati recenti suggeriscano che i tassi di inflazione si stiano allentando in molte delle principali economie, il ritmo e la portata della ripresa rimangono disomogenei.
Ha elogiato i politici per il loro successo finora, sottolineando che sono riusciti a stabilizzare le economie nonostante le tensioni geopolitiche, le crisi energetiche e le interruzioni della catena di approvvigionamento. Tuttavia, ha avvertito che una celebrazione prematura potrebbe mettere a repentaglio questi guadagni, soprattutto perché ci sono ancora incertezze come la fluttuazione dei prezzi dell’energia e la continua instabilità finanziaria in alcune regioni.
Al CEF, le discussioni tra i leader economici hanno evidenziato l’importanza di un’azione globale coordinata. I politici devono affrontare sfide complesse, tra cui l’aumento dei tassi di interesse nelle economie avanzate, che potrebbero esercitare pressione sui mercati emergenti attraverso deflussi di capitali e deprezzamento valutario.
Il FMI prevede che l’inflazione globale continuerà a diminuire nel 2025, a condizione che le banche centrali rimangano vigili e accomodanti. Tuttavia, Georgieva ha esortato i politici a monitorare attentamente i rischi potenziali, come una ripresa delle pressioni inflazionistiche o un inaspettato rallentamento della crescita globale.