Romeo e Giulietta di Shakespeare fu rappresentata per la prima volta in questo giorno nel 1595
Si presume che il gioco "Romeo e Giulietta" su William Shakespeare fu eseguito per la prima volta in questo giorno nel 1595, mentre l'opera stessa fu pubblicata due anni dopo - nel 1597, dice "Politica".
La famosa tragedia del drammaturgo inglese, e forse una delle pièce più famose della storia del teatro, è diventata nei secoli la storia archetipica di due giovani infelicemente innamorati. Vale a dire, è una tragica storia di due giovani amanti, la cui morte prematura unisce per sempre le loro famiglie in lite: i Montecchi e i Capuleti.
"Romeo e Giulietta", insieme ad "Amleto", è annoverato tra le opere più famose di Shakespeare.
Dove ha preso ispirazione Shakespeare?
La leggenda degli sfortunati amanti di Verona precede questa commedia.
E persino Dante Alighieri nella sua opera "Divina Commedia" cita "i Montecchi ei Capuleti sprofondati nel dolore".
A parte lui, Girolamo Della Corte nella sua Storia di Verona, pubblicata tra il 1594 e il 1596, racconta la storia degli amanti sfortunati come un evento storico accaduto proprio nel 1303. Tuttavia, ci sono sospetti che la storia sia fittizia, poiché persino Senofonte di Efeso menziona una ragazza che si libera da un matrimonio indesiderato con un sonnifero.
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L'influenza sulla cultura popolare
L'influenza della tragedia di Shakespeare è molto importante, non solo sulla musica, ma anche sulla tradizione cinematografica.
Nelle poesie i cui testi sono ispirati al dolore dell'amore, Romeo e Giulietta sono spesso citati come analogia. Gli amanti malinconici separati dalla morte sono uno dei temi più comuni nella storia della musica per la presenza di uno dei sentimenti più universali: l'amore.
Gli adattamenti cinematografici di questa commedia sono molto comuni e forse la più famosa è la versione del 1996 con Leonardo DiCaprio e Claire Danes.
Fatti interessanti
Prova dell'importanza di questo lavoro è il fatto che a lui sono stati intitolati due satelliti di Urano, Julia e Mab.
È interessante notare che una delle scene più famose della commedia, in cui Giulietta parla con Romeo dal balcone, non esisteva come tale nella rappresentazione originale, ma Giulietta andò alla finestra e da lì parlò al suo amante. La stessa parola "balcone" è apparsa per la prima volta due anni dopo la morte di Shakespeare e l'uso dei balconi nelle opere teatrali è stato reso popolare durante il XIX secolo.