
La Corte costituzionale rumena ha spiegato il motivo del divieto imposto a Georgescu di partecipare alle elezioni di maggio.
La Corte costituzionale rumena (CCC) ha annunciato oggi di aver confermato la decisione dell'Ufficio elettorale centrale (BIK) di vietare al politico di destra Calin Georgescu di partecipare alle elezioni presidenziali previste per maggio, a causa del mancato rispetto delle norme di legge relative al processo elettorale, essenziali per la democrazia e lo stato di diritto. segnalato media locali.
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La Corte costituzionale sostiene che "l'avvio, l'organizzazione e l'attuazione" del processo elettorale di maggio derivano dalla sentenza del 6 dicembre 2024 e che sarebbe "inammissibile" considerare ora Georgescu idoneo ad assumere la carica di presidente.
La corte spiega che la candidatura di Georgescu deve essere valutata alla luce della decisione della corte del 6 dicembre 2024, che ha annullato le elezioni dopo aver riscontrato molteplici irregolarità e violazioni della legislazione elettorale, "che hanno minato il voto libero ed equo dei cittadini, l'uguaglianza di opportunità e la legittima campagna elettorale degli elettori, nonché le norme sul finanziamento delle campagne elettorali".
In tale decisione, la Corte ha affrontato la violazione dei principi di democrazia, stato di diritto e sovranità, nonché del diritto di voto e di essere eletti, e ha stabilito che lo Stato ha la responsabilità positiva di impedire qualsiasi ingiustificata interferenza nel processo elettorale, citando i principi costituzionali.
Romania: Georgescu non può più candidarsi alla presidenza, sentenza della Corte costituzionale