
Operazione contro il traffico di fentanyl al confine tra Messico e Stati Uniti
Venerdì le autorità messicane hanno condotto un'ampia operazione di controlli dei veicoli al confine con lo stato americano della California per bloccare i tentativi di introdurre illegalmente fentanyl negli Stati Uniti e, in ultima analisi, evitare l'imposizione di tariffe sui prodotti messicani da parte di Washington.
Raccomandato
-
1
-
2
-
3
L'operazione è avvenuta al valico di frontiera di Tijuana (nord-ovest), una città messicana di 2,3 milioni di abitanti, e ha coinvolto decine di membri della Guardia Nazionale, ha rivelato l'Agence France-Presse.
Fonti vicine alla Guardia Nazionale, che hanno preferito restare anonime perché non autorizzate a parlare con la stampa, hanno affermato che i suoi membri che hanno partecipato all'operazione avevano l'ordine di "concentrarsi" sul traffico di fentanyl.
Hanno spiegato che si tratta di una parte dei rinforzi inviati al confine da martedì, per decisione del governo, in cambio della sospensione della minacciata applicazione di tariffe statunitensi aggiuntive del 25% sui prodotti messicani.
I controlli alla frontiera messicana mirano a fermare il contrabbando di fentanyl, un potente oppioide responsabile ogni anno di circa 75.000 decessi per overdose negli Stati Uniti, nonché a bloccare l'immigrazione irregolare verso il vicino settentrionale.
L'estensione degli aiuti faceva parte di un accordo raggiunto lunedì tra la presidente messicana Claudia Sheinbaum e il suo omologo statunitense Donald Trump. Washington ha sospeso per un mese l'applicazione delle tariffe che potrebbero colpire l'economia messicana.
Il repubblicano accusa il Messico di non fare abbastanza per fermare il commercio di fentanyl, che ha causato una grave crisi di salute pubblica negli Stati Uniti.