Il procuratore Trajchevska ha chiesto un verdetto di colpevolezza per l'omicidio del giocatore di pallamano croato Denis Tot
Tenuto conto che dopo che la vittima è caduta sull'asfalto è stata colpita dagli imputati, mentre giaceva impotente, si dice che gli imputati avevano l'intenzione di commettere il reato e che erano consapevoli che poteva esserci una conseguenza dannosa, ha sottolineato il procuratore Tanja Trajchevska nelle parole conclusive del caso con l'omicidio del giocatore di pallamano croato Denis Tot, picchiato a morte davanti a una discoteca nel City Park di Skopje
Secondo il pm, la vittima è stata messa in una posizione diseguale, perché, come ha detto, è stato aggredito da tre persone che lo hanno colpito nelle parti vitali del corpo, nella zona della testa, dove era in pericolo di vita le lesioni sono state successivamente confermate.
Precisa che dal procedimento istruttorio è emerso che gli imputati hanno commesso il reato nei modi, nel tempo e nel luogo descritti nell'atto di imputazione e chiede al giudice di pronunciarsi in merito, tenuto conto di ogni circostanza attenuante ed aggravante.
L'avvocato del legale rappresentante si è unito alla memoria conclusiva del pubblico ministero e ha presentato una richiesta di risarcimento danni rispettivamente per Igor Tot, Tatjana Tot e Boris Tot, per un importo di 9 milioni di denari.
L'accusa sta perseguendo gli imputati Angelo Gjorgievski, Klementina Levkovska e Andrej Kostovski per il reato di "omicidio" ai sensi dell'articolo 123 comma 1 in connessione con l'articolo 22 del codice penale. Secondo l'accusa, gli imputati accusano il 7 aprile, davanti a un night club nel parco cittadino di Skopje, di aver privato insieme della vita l'infortunato Denis Tot.
Il processo è guidato dal giudice Elena Ilievska Josifović e il rappresentante dell'accusa è il procuratore Tanja Trajchevska. Il processo è proseguito con le argomentazioni conclusive della difesa.