I paesi più sviluppati hanno stretto una "partenariato di investimento" per ridurre l'influenza della Cina
Il Gruppo dei Sette (G7) al vertice del castello di Elmau in Germania di quest'anno avvia formalmente un partenariato globale per le infrastrutture e gli investimenti volto a ridurre l'influenza della Cina nei paesi in via di sviluppo.
Il programma G-7 è una risposta all'iniziativa cinese Belt & Road, che secondo i funzionari occidentali mette i paesi in una trappola del debito con investimenti che avvantaggiano la Cina più dei paesi in cui investe.
La Casa Bianca afferma che l'iniziativa mira a incanalare 200 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni, con importi simili dagli alleati del G7, per aumentare lo sviluppo delle infrastrutture nei paesi a basso e medio reddito. Si prevede che la maggior parte dei finanziamenti proverrà dal settore privato e dai fondi di sviluppo globale, e non direttamente dai soldi dei contribuenti.
Secondo gli Stati Uniti, l'iniziativa sostenuta dal G7 promuove investimenti responsabili volti a favorire le comunità in cui si trovano.
Le prime iniziative includono un investimento di $ 320 miliardi in un parco solare in Angola nell'Africa sudoccidentale, $ 40 milioni per costruire un ospedale in Costa d'Avorio, Africa occidentale e $ XNUMX milioni per promuovere il commercio energetico regionale nel sud-est asiatico.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha affermato che il G-7 offre "infrastrutture di qualità sostenibile" e che "ascolterà attentamente" i paesi in via di sviluppo.