Il murale "Ilinden 1903" di Lazeski è un patrimonio culturale che glorifica l'eroica lotta del popolo macedone
Il Ministro della Cultura e del Turismo, Zoran Ljutkov, ha inaugurato il 31 luglio la mostra "Anatomia del murale - Ilinden 1903" nel Museo della Lotta Macedone con schizzi e disegni del pittore accademico Borko Lazeski, dedicati alla celebrazione dei due grandi vacanze nella nostra storia - 121 anni dalla rivolta di Ilinden e 80 anni dalla prima sessione dell'Assemblea antifascista di liberazione popolare della Macedonia (ASNOM), rapporto del Ministero della Cultura e del Turismo.
Una selezione di 24 schizzi e disegni, realizzati dal famoso artista Borko Lazeski, che servirono come progetto per il monumentale affresco Ilinden 1903, sono stati presentati per la prima volta al pubblico macedone. L'autrice del progetto è Marija Korobar e la mostra è organizzata in collaborazione con l'Associazione per la Cultura ICON di Skopje.
Nel suo discorso il ministro Ljutkov ha sottolineato che la mostra è un esempio di come l'arte possa raccontare il passato, far rivivere la storia e trasmettere lo spirito combattivo dei macedoni.
- I murali del nostro pittore accademico contemporaneo Borko Lazeski, come forma d'arte visiva, sono una cronaca storica dei momenti più significativi della nostra storia incisi nel colore e nella forma, dove in ogni dettaglio si può sentire la libertà e la passione di coloro che hanno realizzato il loro sogno. Sono un promemoria di ciò che abbiamo realizzato e del modo in cui abbiamo viaggiato come nazione - ha sottolineato Lyutkov.
Questo murale - ha aggiunto - non solo ci trasmette gli eventi di un periodo storico, ma ci aiuta anche a comprendere e ad apprezzare i valori per cui hanno combattuto i nostri predecessori.
– Questo lavoro è un’analisi artistica di persone comuni diventate eroi, del loro sacrificio e delle loro speranze. Allo stesso tempo, è un'ispirazione per le generazioni future, offrendo loro l'opportunità di sentire e comprendere la lotta per la libertà in un modo che va oltre le tradizionali narrazioni storiche - ha affermato il Ministro della Cultura e del Turismo.
Ljutkov ha sottolineato di essere orgoglioso del nostro patrimonio culturale e delle opere che promuovono e preservano i nostri eventi e personalità storici. Il nostro ruolo, ha aggiunto, è quello di sostenere e incoraggiare tali iniziative, che non solo arricchiscono la nostra ricchezza culturale, ma rafforzano anche la nostra coscienza nazionale.
La mostra resterà aperta fino al 30 novembre 2024.