Miteva: Invece dei libri di testo, il governo ha raschiato copioni e materiali temporanei per mezzo milione di euro
In attesa dei nuovi libri di testo che il Ministero dell'Istruzione e della Scienza ha annunciato per la fine di ottobre o l'inizio di novembre, per le lezioni delle classi prime, seconde, quarte e quinte, VMRO-DPMNE ha accusato il Ministero dell'Istruzione e della Cultura di spendendo 32.581.158 dinari in materiali temporanei o € 530.000.
- Si pagano mezzo milione di euro per i cosiddetti copioni, che serviranno una volta. L'incapacità del governo di fornire libri di testo in tempo è coperta e viene creato spazio per i profitti individuali. Il Ministero dell'Istruzione e della Scienza bandisce un concorso attraverso il servizio pedagogico. Secondo il concetto di digitalizzazione, i libri di testo digitali erano previsti per la prima e la quarta elementare, ma non sono riusciti a digitalizzarli, quindi li hanno ritirati. Secondo i dati che abbiamo, quest'anno hanno chiamato gli stessi autori, che sono venuti al concorso e gli stessi libri, che avrebbero dovuto essere digitali, li hanno divisi in parti e quindi hanno realizzato i materiali didattici temporanei per la prima e la quarta elementare. Per le classi seconde e quinte hanno chiamato gli stessi autori, qui ne hanno aggiunti di nuovi e hanno preparato i libri di testo secondo i curricula. Di questi libri di testo, che probabilmente sono ancora in fase di traduzione e non sono definitivi, parti di essi sono state utilizzate per preparare i materiali temporanei in modo che avessero almeno qualcosa pronto per il primo settembre, ha annunciato oggi Marija Miteva, portavoce di VMRO-DPMNE .
Secondo lei, ciò significa che i bambini impareranno dai materiali, che il governo è riuscito a raccogliere prima dell'inizio dell'anno scolastico, perché non hanno preso nulla per anni.
-E invece di nuovi libri di testo, abbiamo una raccolta di materiali temporanei dai libri di testo dell'anno scorso e parte di quelli nuovi per i quali il Ministero dell'Istruzione e della Scienza ha pagato 530.000 euro. Mentre insegnanti, studenti e genitori cercano di far fronte al collasso totale, gli esperimenti che sono una completa alternativa al libro di testo costano migliaia di euro. Ecco tre domande del tutto logiche a cui il Ministero dell'Istruzione e della Scienza è obbligato a rispondere. Primo, chi ha approvato questi materiali come parte integrante del processo educativo dello studente e, secondo, chi e perché ha fissato questo prezzo enorme per i materiali didattici temporanei, alcuni dei quali sono una raccolta del materiale didattico dell'anno scorso? E in terzo luogo e soprattutto, chi trae vantaggio dalla doppia stampa quando è possibile stampare libri di testo invece di materiali temporanei? Viene pagato due volte per lo stesso lavoro e qualcuno prende una grossa commissione per questo?, chiede Miteva, sottolineando che questo è un altro enorme scandalo nel sistema educativo da cui qualcuno ha tratto profitto 530.000 euro per materiali didattici temporanei.