L'anno scorso sono stati presentati 300 reclami all'AZLP, l'85% dei quali era dovuto all'abuso di dati personali sui social network

Il maggior numero di reclami sull'uso improprio dei dati personali pervenuti all'Agenzia per la protezione dei dati personali (AZLP) lo scorso anno si riferisce ai social network e alcuni dei rapporti si riferiscono a bambini. Da gennaio a novembre 2022 la Questura ha sporto denuncia penale per 12 reati censiti di “abuso di dati personali” commessi mediante violazione di un sistema informatico informatico, ai sensi dell'articolo 149 comma 2 cp, per i quali sono stati denunciati penalmente 15 autori .
Nel 2022 sono state 300 le denunce presentate dai cittadini, di cui circa l'85 per cento riferite ai social network che riceviamo da cittadini in cerca di protezione perché qualcuno ha pubblicato abusivamente sui social network o su altre pagine di siti internet i propri dati personali, video, foto, registrazioni audio (Facebook, Instagram, YouTube, Twitter, Pornhub, Snapchat, Tinder, Xhamster, ecc.), a loro insaputa e senza il loro consenso, il che viola il loro diritto alla vita privata, nonché i casi relativi a insulti, diffamazioni e ricatti via Internet, Emilia Ginoska, addetta alle pubbliche relazioni dell'AZLP, afferma in una dichiarazione al MIA. Alcune delle segnalazioni pervenute all'Agenzia si riferiscono a minori.
Per quanto riguarda i casi in cui si tratta di profili falsi sui social network, l'Agenzia contatta il team tecnico dei social network e con la collaborazione congiunta, tali profili vengono rimossi dopo aver determinato attraverso una procedura che è realmente accaduto.
Questo è utile per accelerare la procedura quando c'è una grave violazione dei loro diritti o per quei cittadini che non sanno come fare da soli, dice Ginoska.
I cittadini quando utilizzano Internet, afferma, dovrebbero agire con la dovuta maggiore attenzione e non fornire i propri dati personali, foto, video su Internet a persone sconosciute o poco conosciute senza sapere con chi stanno comunicando, fare attenzione con chi stanno comunicando e condividere informazioni private, proteggere i propri profili sui social network con impostazioni che proteggano la propria privacy, utilizzare password complesse, che vengono modificate occasionalmente, e non effettuare pagamenti di fondi sotto minaccia e a persone e aziende che non conoscono.
Fonte: MIA