Macron ha scritto a Pendarovski: Rispettiamo la lingua macedone e l'identità macedone
Il presidente francese Emmanuel Macron ha inviato una lettera al presidente alla fine del mese scorso Stevo Pendarovski in cui esprime congratulazioni e sostegno per i progressi sulla via dell'integrazione europea della Macedonia e auguri per un anno di armonia e di ulteriori progressi verso l'UE.
Nella lettera, considerata una comunicazione nell'ambito del dialogo instaurato a livello presidenziale tra Macron e Pendarovski, il presidente francese si congratula con il capo dello Stato macedone per aver tenuto la prima conferenza intergovernativa per l'adesione del Paese all'Ue, e l'accordo Frontex è la prova che la lingua e l'identità macedone sono pienamente rispettate.
Nella lettera, Macron afferma che dall'instaurarsi delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi trent'anni fa, la Francia è sempre stata presente nei momenti chiave della storia macedone: attraverso Robert Badenter, che ha partecipato alla stesura della Costituzione macedone, con il lavoro di diplomatici e soldati francesi che hanno contribuito a prevenire lo scoppio della guerra civile nei primi anni 2000 e a concludere l'accordo di Ohrid, e infine, come dice lui, a risolvere una controversia con la Bulgaria.
"Mi congratulo con voi per i progressi compiuti nell'ultimo anno. Lo svolgimento della prima conferenza intergovernativa di adesione il 19 luglio è stato un grande passo per la Macedonia del Nord. Accolgo con favore anche la firma, il 26 ottobre, dell'accordo Frontex con l'Unione Europea, che riconosce la lingua macedone, citata senza rilievi, il che dimostra che la proposta di compromesso raggiunta rispetta pienamente il carattere unitario dell'identità macedone", si legge nella lettera.
Macron dice a Pendarovski di poter contare sul suo pieno e continuo sostegno durante i negoziati di adesione e annuncia anche che "sarà felice di venire presto in Macedonia del Nord, non appena l'ordine del giorno lo consentirà, in una data che determineranno congiuntamente come appropriato in termini di agenda politica”.