Lukashenko è in condizioni critiche in un ospedale di Mosca?

Putin durante la recente visita del presidente bielorusso Alexander Lukashenko a Mosca / Foto: EPA-EFE / MIKHAIL KLIMENTYEV / KREMLIN POOL / SPUTNIK

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko è in uno stato di salute critico ed è stato ricoverato d'urgenza in ospedale. Lo ha annunciato su Twitter il suo oppositore Valery Tsepkalo, ex candidato alla presidenza del Paese ed ex ambasciatore negli Stati Uniti.

"Secondo le informazioni preliminari, soggette a ulteriori conferme, Lukashenko è stato trasferito d'urgenza all'ospedale clinico centrale di Mosca dopo il suo incontro con Putin a porte chiuse", ha scritto Tsepkalo sul suo account Twitter. Secondo lui, il leader bielorusso è stato sottoposto a procedure di purificazione del sangue.

"Al momento rimane lì sotto cure mediche". I principali specialisti sono stati mobilitati per far fronte alle sue condizioni critiche. Sono state effettuate procedure di purificazione del sangue e la condizione di Lukashenko è considerata non trasmissibile", aggiunge l'ex ambasciatore negli Stati Uniti.

"Lo sforzo orchestrato per salvare il dittatore bielorusso mirava a dissipare le speculazioni sul presunto coinvolgimento del Cremlino nel suo avvelenamento", ha scritto, citato da "24 Chasa".

L'informazione arriva dopo che Russia e Bielorussia hanno firmato giovedì un accordo che formalizza il dispiegamento di armi nucleari tattiche da parte di Mosca sul territorio del suo alleato, sebbene il controllo delle armi rimanga al Cremlino.

Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il dispiegamento di armi a corto raggio in Bielorussia all'inizio di quest'anno, una mossa ampiamente vista come un monito per l'Occidente mentre aumentava il sostegno militare all'Ucraina.

Non è stato annunciato quando le armi sarebbero state dispiegate, ma Putin ha detto che la costruzione di strutture di stoccaggio per loro in Bielorussia sarebbe stata completata entro il 1 luglio.

Non è inoltre chiaro quante armi nucleari saranno immagazzinate in Bielorussia. Il governo degli Stati Uniti stima che la Russia abbia circa 2.000 armi nucleari tattiche. Questi includono bombe che possono essere trasportate da aerei, testate per missili a corto raggio e proiettili di artiglieria.

Le armi nucleari tattiche sono progettate per distruggere le truppe e le armi nemiche sul campo di battaglia. Hanno una portata relativamente breve e una capacità molto inferiore rispetto alle testate nucleari montate su missili strategici a lungo raggio in grado di distruggere intere città.

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