Kurti: C'è il pericolo di una nuova guerra nei Balcani occidentali

Albin Kurti
Albin Kurti / Foto: EPA-EFE / VALDRIN XHEMAJ

Il Primo Ministro del Kosovo, Albin Kurti, in occasione dei recenti incidenti nel nord del Kosovo, dove vive la maggioranza della popolazione serba, ha affermato che esiste il pericolo di un nuovo conflitto tra Kosovo e Serbia, cioè di una nuova guerra nei Balcani occidentali.

In un'intervista al quotidiano italiano "La Repubblica", trasmessa oggi dai media a Pristina, Kurti ha affermato che, considerando che dietro alla Serbia c'è il presidente russo Vladimir Putin, il pericolo di un nuovo conflitto resta alto.

"Rischiamo la guerra". Putin sta dietro la Serbia. Non direi che il pericolo è molto alto, perché qui abbiamo il contingente NATO, ma è certamente alto. Siamo una democrazia che ha un'autocrazia al confine", dice Kurti.

Secondo lui, prima dell'aggressione russa contro l'Ucraina, le possibilità di un nuovo conflitto scoppiato nei Balcani occidentali erano scarse, ma "ora la situazione è cambiata".

"Il primo episodio, che è una conseguenza dell'idea fascista del panslavismo, è stato l'Ucraina. Se abbiamo un secondo episodio, ad esempio in Transnistria (Repubblica Moldava di Pridnistria), le possibilità che una nuova, terza guerra abbia luogo nei Balcani occidentali, in particolare in Kosovo, saranno molto alte", ha affermato Kurti.

Riguardo alle proteste nel nord del Kosovo contro le misure annunciate dal suo governo per la sostituzione delle targhe serbe con quelle del Kosovo e per la reciprocità con la Serbia in termini di documenti personali, il primo ministro del Kosovo afferma che non sono state spontanee, ma organizzate da Belgrado, con l'aiuto della Russia.

"I serbi hanno 48 basi operative in Kosovo, 28 militari e 20 di gendarmeria. "Le proteste non sono state spontanee, sono state organizzate da Belgrado, con il sostegno della Russia", ha detto Kurti.

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