INFOGRAFICA: dove vengono schierati i missili nucleari americani in Europa?
Le armi nucleari statunitensi sono state immagazzinate in Europa dalla metà degli anni '1950, quando il 34° presidente degli Stati Uniti Dwight Eisenhower ne autorizzò il trasferimento alle basi alleate della NATO. La mossa aveva lo scopo di scoraggiare l'Unione Sovietica e convincere i paesi coinvolti che non era necessario avviare il proprio programma di armi nucleari.
Tra i membri della NATO nel continente europeo, Gran Bretagna e Francia possiedono armi nucleari, mentre armi nucleari americane sono dispiegate in altri cinque paesi, vale a dire: Germania, Paesi Bassi, Belgio, Italia e Turchia. Altri sette paesi europei partecipano al supporto aereo delle missioni nucleari: Repubblica Ceca, Danimarca, Grecia, Ungheria, Norvegia, Polonia e Romania.
Sebbene la NATO e gli Stati Uniti non rivelino il numero esatto, si stima che 100 bombe nucleari B-61 si trovino in sei basi: Klein Brogel in Belgio, Buchel in Germania, Aviano e Geddi in Italia, Volkel nei Paesi Bassi e Incirlik in Turchia.
Il B-61 è una bomba termonucleare a gravità strategica e tattica da basso a medio raggio che ha un design a implosione di radiazioni a due stadi. Può essere utilizzato su numerosi velivoli come l'F-35, l'F-18 Super Hornet o l'Eurofighter Typhoon.
L'arsenale nucleare del mondo
Nonostante i progressi nella riduzione dell'arsenale nucleare dalla Guerra Fredda, il numero di testate nucleari nel mondo rimane molto alto. All'inizio del 2022, i nove paesi ne possedevano insieme 12.705.
La Russia e gli Stati Uniti hanno migliaia di bombe nucleari nelle loro scorte, mentre altri paesi non vedono la necessità di più di poche centinaia.
Delle 12.705 testate nucleari del mondo, più di 9.400 sono in scorte militari pronte per l'uso su missili, aerei, navi e sottomarini.
Le restanti testate sono state ritirate ma sono ancora relativamente intatte e in attesa di smontaggio. Delle 9.440 testate nelle scorte militari, circa 3.730 sono schierate nelle basi. Di queste, circa 2.000 testate statunitensi, russe, britanniche e francesi sono in attesa, pronte per l'uso con breve preavviso.