Von der Leyen: L'Ucraina sta facendo progressi perché l'Europa è nel suo cuore, proprio come la Macedonia del Nord e l'Albania

Ursula von der Leyen/ Foto EPA-EFE/CHRISTOPHE PETIT TESSON

Gran parte dei progressi dell'Ucraina nelle riforme dell'UE sono stati raggiunti perché le persone hanno l'Europa nel cuore e nella mente. Lo stesso vale per i nostri amici in Albania, nella Macedonia del Nord e in tutti i Balcani occidentali. Vale anche per la Moldova e la Georgia, che hanno anche chiesto di entrare a far parte della nostra Unione. Il vento del cambiamento soffia sul nostro continente, ha affermato, tra l'altro, il presidente della Commissione europea Ursula von der Layen nel suo intervento al decimo "Forum della democrazia di Atene".

Ha parlato in dettaglio di democrazia e valori democratici, rilevando che con l'attacco russo all'Ucraina si sta conducendo "la guerra dell'autocrazia contro la democrazia", ​​ma ha anche espresso una profonda convinzione che "la democrazia prevarrà".

Ha affermato che tutte le democrazie sono "un work in progress, compreso l'interno dell'UE, costruito sulla promessa dell'unità nella diversità" e ha aggiunto che questa promessa non è stata ancora pienamente raggiunta.

Von der Leyen ha parlato di quattro priorità che richiedono attenzione: nuove minacce, crisi multiple, tentativi di nuove frontiere e generazioni future.

Riguardo alle nuove minacce, ha affermato che "navi da guerra e soldati non sono più le uniche armi in mano agli autocrati stranieri", ma anche la disinformazione, così come gli attacchi informatici, che "fanno anche parte della loro guerra contro la democrazia".

Riguardo alle molteplici crisi, ha ricordato la pandemia, la crisi sanitaria e il successo nell'approvvigionamento dei vaccini, ha fatto riferimento alla reazione dell'Unione "con la velocità della luce all'attacco russo contro l'Ucraina, con il più grande pacchetto di sanzioni della storia" e ha affermato che "le democrazie possono ottenere un risultato se agiamo uniti".

-L'attacco di Putin contro l'Ucraina è un tentativo di cambiare il corso della storia e fermare il lungo cammino della democrazia, ha sottolineato il presidente della CE, spiegando la terza priorità e aggiungendo che non si tratta solo della guerra della Russia contro l'Ucraina, ma anche di una serie di altre democrazie nel mondo.

Come quarta priorità, ha sottolineato che "non dobbiamo mai dimenticare che le nostre democrazie appartengono alle generazioni future".

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