Despotovski: La fabbrica per le auto elettriche a Tetovo sarà costruita in autunno, il prodotto è previsto nel 2024

Jovan Despotovski
Jovan Despotovski / Foto: MIA

Con il nuovo concetto di TIRZ, abbiamo introdotto meccanismi a tutela dell'interesse pubblico. Assolutamente tutti i clienti, sia potenziali che attuali, passano attraverso un processo di screening dettagliato. Stiamo assumendo una società di revisione internazionale, che nel rapporto iniziale su questa società non indicava alcun rischio serio. E il contratto stesso, che abbiamo firmato ieri, contiene clausole di salvaguardia. La concessione dell'aiuto di Stato dipende dalla dinamica con cui l'investitore realizzerà l'investimento e, ovviamente, dal rispetto delle condizioni previste dal contratto. La società non riceverà denaro in anticipo, ma ci sono scadenze e date specifiche che devono essere rispettate, afferma Jovan Despotovski, direttore di TIRZ, in relazione al contratto che è stato firmato ieri con la società tedesca "NEXT.E.GO MOBILE" che investirà in uno stabilimento per la produzione di auto elettriche.

Al telegiornale di Canale 5 cita che il sostegno statale sarà realizzato nei prossimi cinque anni e, come sottolinea, lo stato ha meccanismi per tutelare l'interesse pubblico. Despotovski ha indicato che le prime auto e.GO di fabbricazione macedone sono attese nel 2024.

- La fabbrica di auto elettriche a Tetovo inizierà la costruzione in autunno e, secondo il contratto, la produzione di prova è prevista nel 2024. Questo è l'obiettivo che l'investitore, secondo il piano industriale e il contratto firmato ieri, è obbligato a raggiungere, ha annunciato Despotovski.

Sottolinea che si tratta di un'azienda strettamente correlata all'Università tecnica di Aquisgrana, che è nel due percento più alto delle università del mondo secondo tutte le classifiche globali.

L'investimento dell'azienda a Tetovo è di 130 milioni di euro e si prevede di creare 900 nuovi posti di lavoro, oltre a salari lordi, che in media raggiungono 2,5 volte la media del paese. L'aiuto di Stato non supererà il 35 per cento dell'investimento totale e l'assegnazione dei fondi dipende dalla dinamica della realizzazione dell'investimento e dal rispetto delle condizioni previste dall'accordo.

La società non utilizzerà esenzioni fiscali, ma è pienamente obbligata a versarle al Bilancio e ai fondi pubblici dello Stato. Questo modello di sostegno statale è in linea con le normative dell'UE ed è ugualmente disponibile per tutte le società estere e nazionali.

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