Oggi si festeggia il venerabile Simeon Stolpnik
Nato siriano, da genitori contadini. All'età di diciotto anni scappò dai genitori e divenne monaco. Si abbandonava alle imprese più difficili, a volte digiunando per quaranta giorni. Quindi si arrese a un'impresa speciale: vale a dire, stava su un pilastro giorno e notte, in una preghiera incessante. La sua colonna era alta dapprima sei cubiti, poi ne innalzarono una su dodici, poi ventidue, poi trentasei e infine una colonna alta quaranta cubiti. Sua madre Marta venne a trovarlo due volte, ma lui non la ricevette, ma le disse dalla colonna: "Non mi disturbare ora, madre, se mi onoro ci vedremo nell'altro mondo". Simeone subì innumerevoli attacchi da parte dei demoni, ma tutti li superarono pregando Dio. Questo santo fece grandi miracoli e guarì molti malati con parole e preghiere. Attorno alla sua colonna accorrevano persone da ogni parte, ricchi e poveri, re e schiavi. E li aiutò tutti: ad alcuni restaurando la salute del corpo, ad altri dando consolazione e istruzione, ed esponendo alcuni per la loro fede eretica. È così che ha allontanato l'imperatrice Eudokia dall'eresia eutichiana e l'ha portata all'Ortodossia. San Simeone praticò l'ascesi durante gli imperatori Teodosio il Giovane, Marciano e Leone Magno. Questo primo pilastro del cristianesimo e un grande taumaturgo visse centotre anni e si riposò nel Signore il 14 settembre 459. Le sue reliquie furono trasferite ad Antiochia, nella chiesa a lui dedicata.