Donald Trump potrebbe finire in prigione?

Trump/EPA

Donald Trump è diventato il primo ex presidente nella storia degli Stati Uniti ad affrontare accuse penali federali. Giovedì sera, riporta il Guardian, Trump è stato accusato di presunta cattiva gestione di documenti riservati nella sua tenuta di Mar-a-Lago in Florida.

È stato incriminato per sette capi d'accusa, tra cui l'occultamento intenzionale di segreti della difesa nazionale, false dichiarazioni e ostruzione alla giustizia. Trump dovrebbe comparire in tribunale a Miami, in Florida, martedì pomeriggio. L'azione del ministero della Giustizia giovedì notte secondo il Guardian è monumentale.

Innanzitutto, sorge la domanda: cosa stava facendo Trump con i segreti del governo? Il mese scorso, è stato riferito che i pubblici ministeri hanno ottenuto una registrazione audio di Trump che parlava di detenere un documento classificato del Pentagono relativo a un potenziale attacco all'Iran. In secondo luogo, Trump potrebbe presto entrare a far parte di un famigerato club che comprende l'italiano Silvio Berlusconi, i francesi Nicolas Sarkozy e Jacques Chirac, e i sudcoreani Park Geun-hye e Lee Myung-bak.

È l'ultimo stress test di Trump per la democrazia americana: lo stato può ritenere l'ex presidente responsabile e far rispettare lo stato di diritto? Richard Nixon, che avrebbe potuto affrontare le accuse federali sul Watergate, fu graziato dal suo successore, Gerald Ford.

La Casa Bianca sa che non può permettersi di sbagliare e l'attuale presidente Joseph Biden sta cercando di evitare di commentare la miriade di problemi legali di Trump.

Carl Tobias, professore di diritto presso l'Università di Richmond in Virginia, ha dichiarato: "Penso che sia un procuratore molto rigoroso, energico e indipendente ed è quello che vuoi qui ed è quello che serve".

Il Partito Repubblicano ha abbracciato solennemente la notizia dell'accusa e ha esortato gli americani a lasciare che la giustizia faccia il suo corso?

La febbre di Trump è finalmente finita? Sembra di no.

"Ogni americano e io che crediamo nello stato di diritto siamo dalla parte del presidente Trump contro questa grave ingiustizia", ​​ha twittato il presidente della Camera Kevin McCarthy.

Ron DeSantis, governatore della Florida e principale rivale di Trump nelle elezioni presidenziali repubblicane, ha scritto su Twitter, tra le altre cose: "Perché sei così zelante nella tua ricerca di Trump, ma così passivo nei confronti di Hillary o Hunter?"

Si dice che sia una ripetizione di un caso meno di tre mesi fa, quando i pubblici ministeri dello stato di New York hanno accusato Trump di 34 reati di falsificazione di documenti aziendali per pagamenti a star del cinema per adulti.

 

 

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