Bujar Osmani ha un piano in nove punti per calmare la situazione in Kosovo

Il presidente dell'OSCE, il capo della diplomazia macedone Bujar Osmani, ha annunciato un piano in nove fasi per l'allentamento e la normalizzazione delle tensioni nel nord del Kosovo. Il piano, secondo Osmani, mira a raggiungere pace e stabilità durature nel nord del Kosovo ea restituire i serbi kosovari alle istituzioni e ai processi democratici.
Come primo passo, il piano prevede che il Kosovo e la Serbia riformino il loro impegno nei confronti dell'Accordo di base e del Protocollo di Ohrid.
Secondo: il Kosovo dovrebbe ritirare le sue forze speciali di polizia e la Serbia dovrebbe ridurre la prontezza al combattimento delle sue forze armate.
Terzo: la polizia del Kosovo, insieme alle forze della KFOR e dell'EULEX, dovrebbe essere in grado di prendersi pienamente cura dell'ordine e della sicurezza del paese.
Quarto: si annullino i protesti e si rendano operative le funzioni e i servizi comunali, per il normale funzionamento della vita sociale, e si consenta, nel contempo, l'accesso ai dipendenti dei comuni.
Quinto: i sindaci dovrebbero dimettersi entro l'estate di quest'anno, aprendo la strada alle elezioni comunali anticipate.
Sesto: quest'anno si terranno le elezioni comunali anticipate.
Settimo: l'OSCE sosterrà il processo elettorale, attraverso il supporto tecnico alle autorità del Kosovo che organizzeranno le elezioni, rafforzando in tal modo la fiducia tra le comunità.
Ottavo: l'OSCE coinvolgerà i giovani in programmi e processi di riconciliazione.
Nono: l'OSCE metterà a disposizione le proprie capacità per sostenere l'attuazione in buona fede da entrambe le parti delle disposizioni concordate e la prosecuzione del dialogo.