Bruxelles ha condannato la repressione delle proteste in Iran, in cui sono morte più di 40 persone

Protesta in Iran/ Foto EPA-EFE/STR

L'Unione europea ha valutato oggi come "ingiustificato e inaccettabile" l'"uso sproporzionato" della forza contro i manifestanti in Iran, dopo nove giorni di proteste per la morte di Mahsa Amini, in cui sono morte 41 persone.

Anche l'alto rappresentante dell'UE per la politica estera e la sicurezza, Josep Borrell, ha condannato la decisione delle autorità iraniane di limitare drasticamente l'accesso a Internet e bloccare le piattaforme di messaggistica.

Borrell ha affermato che si trattava di una "flagrante violazione della libertà di parola".

Le proteste in Iran sono iniziate il 16 settembre, giorno della morte della 22enne Mahsa Amini. È stata arrestata il 13 settembre dalla "polizia morale" per aver violato il rigido codice di abbigliamento islamico. La ragazza è caduta in coma ed è morta in ospedale. Contrariamente all'affermazione delle autorità secondo cui è morta per un "infarto improvviso", i manifestanti ritengono che il pestaggio di Amini da parte della polizia abbia causato la sua morte.

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