Negozio in Croazia / foto: Crotaste / Google Maps

Il boicottaggio dei negozi in Croazia è un colpo totale: il giro d'affari dei mercati si riduce drasticamente

L'amministrazione fiscale croata ha diffuso questo pomeriggio nuovi dati che mostrano i risultati del boicottaggio civile dei negozi nel paese a causa dei prezzi elevati, organizzato dalle associazioni di tutela dei consumatori.

Secondo i dati complessivi fino alle ore 16:29, il fatturato nei mercati croati rispetto a venerdì scorso è diminuito del 31%, mentre anche l'importo delle fatture è diminuito del 43%. Ma ciò che meglio mostra come hanno reagito i croati al boicottaggio dei negozi sono i dati sull'attività del commercio al dettaglio, da cui risulta che il numero degli scontrini è diminuito del 50% rispetto a venerdì scorso e l'importo delle fatture pagate addirittura del XNUMX%.

Il boicottaggio di negozi, catene di vendita al dettaglio e distributori di benzina a causa del costante aumento dei prezzi, un'iniziativa lanciata dal gruppo Facebook "Hello, Inspector", sostenuto dal Centro europeo per l'eccellenza dei consumatori, è sostenuta anche da diverse associazioni di tutela dei consumatori, da sindacati, partiti politici e persino dallo stesso ministro dell’Economia del paese.

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