Bieber: La proposta francese è un disastro per l'Ue, Bruxelles ha accettato la logica nazionalista di Sofia
Il professore di politica e storia dell'Europa sudorientale all'Università di Graz, Florian Bieber, ha spiegato in sette punti su Twitter perché la proposta francese per l'avvio dei negoziati di adesione della Macedonia all'Unione europea è un "disastro per l'allargamento" dell'UE e non fa bene al Paese.
Secondo lui, la proposta "accetta sostanzialmente la logica nazionalista del governo bulgaro, suggerendo che esiste un problema di discriminazione nei confronti dei bulgari nella Macedonia del Nord".
"La proposta francese di revocare il blocco bulgaro è un disastro per l'allargamento. Sembra che sia bravo a porre fine al veto, ma ottiene poco e porta grandi pericoli", dice Bieber, che è considerato un ottimo esperto dei Balcani.
Innanzitutto, secondo il professore austriaco, la proposta "inserisce la vertenza bilaterale nel processo negoziale dell'Ue, dando legittimità e incoraggiamento ai futuri membri dell'Ue a bloccare i paesi in via di adesione". Inoltre, dice Bieber, è sbilanciato perché "è molto più vicino alle richieste bulgare che alla posizione macedone".
La proposta francese di sbloccare il blocco bulgaro è un disastro per l'allargamento. Anche se sembra bello porre fine al 🇧🇬 veto, ottiene poco e nasconde grandi pericoli:
- Florian Bieber (@fbieber) Luglio 6, 2022
La proposta francese "ignora che il problema è (parzialmente) creato anche dall'Ue. Decine di migliaia di cittadini macedoni hanno preso passaporti bulgari perché sono passaporti dell'UE, non perché si sentono bulgari. I requisiti dei cittadini di essere cittadini dell'UE (per lavorare) vengono utilizzati in modo improprio dalla Bulgaria per affermare di essere bulgari "etnici".
Come quinto punto, Bieber afferma che la proposta "bilateralizza e scredita i veri meccanismi di tutela dei diritti delle minoranze".
Bieber ritiene che la proposta non avrà abbastanza consensi nella Macedonia del Nord e "la mancata ratifica dell'accordo sarà interpretata come un fallimento della Macedonia del Nord, non delle richieste nazionaliste bulgare".
Infine, conclude, "piuttosto che una facile via d'uscita, la proposta francese indebolirà ulteriormente la reputazione dell'UE e seppellirà il processo di allargamento".