Al festival "Prima, poi femmina" verrà eseguita la performance dell'autore di Jasna Zhmak

Nell'ambito del programma del festival di cultura e azione femminista "Female First" il 26 settembre (martedì), a partire dalle 20:XNUMX, Jasna Zhmak si esibirà con il suo progetto originale "questa è la mia verità dimmi la tua" sul palco accademico della Facoltà di Arti Drammatiche di Skopje.
La performance "questa è la mia verità dimmi la tua" è un progetto d'autore della scrittrice e drammaturga Jasna Žmak in cui affronta il suo rapporto con il campo d'azione artistico, mettendo in discussione le proprie e altrui posizioni autoriali, nonché le responsabilità e le ansie che quelle posizioni implicano.
– Partendo dalla sua esperienza personale del 2011, quando inizia a soffrire di acufeni e iperacusia dopo che, tra il pubblico, viene chiamata a sparare con una pistola teatrale durante lo spettacolo "Mandic Machine" diretto da Bojan Jablanovec e interpretato dal famoso L'attore e performer sloveno Marko Mandić, Žmak in questa "Žmak Machine", esplora i modi in cui l'arte modella la realtà in cui viviamo. Anche se apparentemente non correlati, i temi dell’acufene e del patriarcato diventano il motivo centrale di questo lavoro, che bilancia i generi all’intersezione tra cabaret e performance-lezione.
Apparendo sulla scena per la prima volta come performer, Žmak affronta i temi della verità e della rappresentazione, della partecipazione e della responsabilità, conducendoci attraverso le sue esperienze drammaturgiche e sessuali, interrogandosi e interrogando se stessa e il pubblico sull'importanza e il significato della creazione artistica nel mondo era del capitalismo selvaggio - sottolineano da "Prvo pa žensko".
Dopo lo spettacolo ci sarà un Q&A con l'autrice e performer Jasna Žmak e una festa con il DJ set di Violeta Kachakova. L'ingresso allo spettacolo “questa è la mia verità dimmi la tua” è gratuito.
Il festival "Female First" è sostenuto dall'Ambasciata di Svezia, dalla "Fondazione Kvinna tilt Kvinna", dal "Fondo per l'uguaglianza", dal "Sigrid Rausing Trust" e dal Ministero della Cultura.